123ArticleOnline Logo
Welcome to 123ArticleOnline.com!
ALL >> Animal-and-Pet >> View Article

The Debt Problem Is Not Resolved With Inflation

Profile Picture
By Author: Carlo Rezzonico
Total Articles: 62
Comment this article
Facebook ShareTwitter ShareGoogle+ ShareTwitter Share

L'indebitamento pubblico, dovuto soprattutto ai provvedimenti per soste­nere la congiuntura e ai salva­taggi di aziende industriali e as­sicurative (le banche hanno già restituito in parte notevole quanto hanno ricevuto), ha as­sunto proporzioni allarmanti e tende ad aumentare sempre più. Si prevede che negli Stati Uniti passerà dall'89% del Prodotto interno lordo nel 2009 al 112% nel 2014, in Italia dal 117% al 132% e in Grecia dal 109% al 134%. Se poi si considerassero, come bisognerebbe fare, gli im­pegni fuori bilancio si sarebbe già ora al 600% in America e al 500% nell'Unione europea. Poiché la correzione di questi squilibri mediante riduzione delle spese o mediante inaspri­mento delle imposte viene giu­dicata difficile da attuare, a causa delle resistenze nella so­cietà, un numero crescente di operatori sul mercato moneta­rio e dei capitali considera pro­babile il ricorso a una inflazio­ne elevata, che potrebbe abbas­sare in termini reali il fardello dei debiti. Noto di passaggio che recente­mente il capo economista del Fondo monetario internaziona­le, Olivier ...
... Blanchard, ha consi­gliato alle banche centrali di portare l'obiettivo di inflazione dal 2% al 4%. Pensa che un comportamento del genere per­metterebbe loro di abbassare sensibilmente il costo reale del denaro in caso di crisi e quindi di dare alla congiuntura un ap­poggio più forte. Questa trova­ta (penosa da parte di un alto esponente di una organizzazio­ne alla quale dovrebbe stare a cuore la qualità della moneta), benché non sia stata messa in campo in relazione con l'inde­bitamento degli enti pubblici, è sicuramente gradita a coloro i quali, apertamente o segreta­mente, auspicano una inflazio­ne elevata come comodo stru­mento per risolvere il problema delle cifre rosse statali. Si tratterebbe però di uno stru­mento rischioso. Qualora il rin­caro salisse al 4% e quindi lo svilimento del denaro diventas­se evidentissimo per tutta la po­polazione, questa potrebbe rea­gire improvvisamente e scom­postamente con una fuga in grande stile dalla moneta e con una impennata della domanda di beni reali, i cui prezzi sali­rebbero drasticamente; così l'in­flazione sfuggirebbe di mano.
Per bloccare o anche solo frena­re un rincaro lanciato a veloci­tà sostenuta occorrerebbe una politica monetaria fortemente restrittiva, con tassi di interes­se molto alti, non solo in termi­ni nominali, ma anche in ter­mini reali. A questo punto gli enti pubblici perderebbero sot­toforma di interessi passivi as­sai più di quanto guadagnereb­bero grazie alla svalutazione del capitale.
Inoltre un aumento delle per­centuali di interesse farebbe scendere il valore delle obbliga­zioni emesse attualmente con rendimenti scarsissimi. Nono­stante questa prospettiva molti investitori istituzionali acqui­stano grosse quantità di titoli a reddito fisso. Probabilmente so­no costretti a farlo da disposi­zioni statutarie che, in questo momento, risultano inopportu­ne. Per spiegare la forte doman­da di obbligazioni va conside­rata anche la politica delle ban­che centrali, che mantengono una liquidità enorme sul mer­cato monetario, consentendo al­le banche di procurarsi facil­mente e a basso costo fondi con i quali acquistano titoli statali, anche greci, poiché contano sul fatto che molto probabilmente l'Unione europea non lascerà cadere nell'insolvenza un suo membro: in tal modo avviene in via indiretta il finanziamen­to di un Governo da parte del­le autorità monetarie, nono­stante tutti gli impegni assunti e le affermazioni in senso con­trario proclamate ripetutamen­te da queste.
Da ultimo sia detto che, qualo­ra l'indebitamento degli enti pubblici venisse ridotto in ter­mini reali mediante inflazione, a pagare il conto sarebbero i de­tentori di averi in moneta, che sono generalmente i risparmia­tori piccoli e medi. Davvero ci troveremmo in presenza di una manovra da furfanti.
Carlo Rezzonico
Foto : Olivier Blanchard
Other news in http://wwww.italo62.blogspot.com

Total Views: 239Word Count: 568See All articles From Author

Add Comment

Animal and Pet Articles

1. Large Breed Dogs In Australia: A Comprehensive Guide To These Gentle Giants
Author: VetSupply

2. How To Create Unity And Variety In Art?
Author: Hannah

3. Easily Trainable Cats:
Author: Annie Martha

4. How To Take Care Of Your Dog For A Shiny Coat And Healthy Skin
Author: Annie Martha

5. Protect Your Pets: A List Of The Most Dangerous Houseplants
Author: Souvik Ghosh

6. Dog Shoes: How To Get Your Pup To Wear Them Happily
Author: Pawsandpaws

7. How To Keep Your Pet Safe From Parvo Virus?
Author: Sikandar Singh

8. Finding The Best Cocker Spaniel Breeders In Ohio: A Complete Guide
Author: Sam Pinkman

9. Preventing Ticks On Dogs Naturally
Author: Hasannul Huq

10. Best Dog Food For A Sensitive Stomach: A Guide For Concerned Pet Parents
Author: Pooja Dunedar

11. Dog Kidney Anatomy: Understanding The Vital Organ For Canine Health
Author: Safarivet

12. How To Make The Most Of One-on-one Dog Training Sessions
Author: benjabeth

13. Best Pet Names: A Guide To Naming Your Furry Friend
Author: themouthword

14. All That You Must Know About Caring For Lazy Dogs Through Pet Grooming
Author: Petgroomly

15. How Do Ragdoll Kittens Compare To Other Cat Breeds?
Author: Cat Exotica

Login To Account
Login Email:
Password:
Forgot Password?
New User?
Sign Up Newsletter
Email Address: